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Ždanov, Andrej Aleksandrovič.

Uomo politico sovietico. Militante comunista, bolscevico dal 1905, fu segretario del partito dapprima a Nižnij Novgorod (1924-34), poi, dopo l'uccisione di Kirov (1934), a Leningrado, dove diresse l'epurazione dei quadri locali, divenendo uno dei più stretti e fidati collaboratori di Stalin. Nel 1939 entrò a far parte del Politbjuro e, come membro del Consiglio di guerra, organizzò la difesa di Leningrado. A capo del Soviet Supremo, nel 1947 propugnò la fondazione del Kominform; condusse una lotta contro ogni autonoma espressione culturale, censurando artisti e letterati e orientò la politica culturale verso la glorificazione di Stalin, il patriottismo sovietico e il realismo socialista (Mariupol', Ucraina 1896 - Mosca 1948).